30 novembre 2021, ore 13:15

Dopo aver vissuto un periodo professionale come frontman della band Canova, Mobrici torna a fare musica da solista pubblicando il suo primo album che s’intitola: Anche le scimmie cadono dagli alberi. Il titolo dell’album prende ispirazione da un famoso proverbio giapponese con il tema del fallimento, si tratta di un tema ripreso da una nota dell’autore: "Nella vita ci è utile sapere che non dobbiamo essere perfetti per forza, che possiamo sbagliare, che non siamo infallibili”.




Benvenuto, stavamo parlando di vini e abbiamo la sensazione che tu sia un intenditore. È così?
“Ne capisco qualcosa. D’inverno si beve il rosso e d’estate il bianco che è più fresco. Poi prendo sempre in giro quelli che annusano il tappo quando al ristorante il cameriere apre una bottiglia e dicono che il vino è buono”.

 Partiamo dalla collaborazione con Brunori Sas per il pezzo Povero cuore, ma è vero che per te è considerato una sorta di Santone?
“Sì, è una persona a cui voglio molto bene, lo vedo come una brava persona e un brav’uomo, un esempio da seguire come cantautore sia nel lato umano”.

 Quando hai pensato che quella canzone lì era giusta anche per lui?
“Appena l’ho scritta, questa canzone aveva bisogno di uno sguardo esterno e mi sono buttato chiamando Dario, che conoscevo ma non da vicino. Avevo il suo contatto whatsapp e lui ha accettato subito mandandomi il provino indietro”.

 Abbiamo apprezzato l’estrema verità dei testi del nuovo album
“Non ho mai filtri, io scriverei canzoni anche senza obiettivi discografici. È una cosa che so fare così come faccio da quando ho 15 anni”.

 E’ un’esigenza o una terapia la musica?
“Una condanna, perché ti obbliga a fare i conti con i tuoi sentimenti facendo emergere le cose che non vanno bene”.

Povero cuore insieme a Brunori Sas è una dedica a voi due?
“Io ho scritto questa canzone per me, a questo mio povero cuore. Dario ha dato una dimensione esterna, mi dona dei consigli trasformandola in un dialogo tra due amici”

 Eri meglio prima?
“Non saprei, devo ragionare. Questa è comunque una domanda che dovremmo farci tutti”

 Nell’album ci sono alcune tracce più leggere?
“Si, TVB e CANALE 5 sono due canzoni più leggere anche in previsione dei live”

Come spieghiamo il titolo dell’album?
“E’ un detto giapponese che ho letto su un libro, mi è piaciuto subito. Significa che le scimmie cadono nonostante siano molto abili a stare sugli alberi. E’ un concetto legato a tutte le aspettative che questa società ci mette addosso, di essere sempre i numeri uno. Cadere e sbagliare è importante. Ora esiste un prototipo di bellezza unico, sia maschile sia femminile; un prototipo di vacanza unico cioè aperitivi e spiagge bianche”

 E’ fondamentale sbagliare?
“Certo, è importante. Non si scrive una canzone per avere successo. E’ tutto lasciato alla casualità”

 Cantautore apre il disco, c’è una frase che ci ha colpito legata all’emarginazione
“Si, ci sono tanti momenti in cui un cantautore si trova un po’ ai margini e durante la giornata non sa cosa fare; io poi vivo da solo”

 Come ci si gestisce da soli per stare bene?
“Tanti amici, scrivo canzoni, gioco alla playstation. Poi ho diversi amici che hanno vite con un lavoro normale e mi chiedono che cosa farò il giorno dopo”

 

IN COLLETTIVO ZETA È ARRIVATO IL MOMENTO DEL GAME CHIAMATO REGALI DI NATALE

Un piccolo elenco di regali di Natale, ti chiediamo se gli hai mai ricevuti o mai li faresti.

Una maglia termica? “Non l’ho mai ricevuta”

Un terreno nel metaverso? “No mai lo regalerei”

Calzini? “Ricevuti e li uso”

Disco di Mobrici? “Lo regalerei”

Gift Card? “Si l’ho regalata”

Bagnoschiuma? “Ricevuto in kit”

Pigiama? “Ricevuto”

Libri? “Si”

Compilation Natalizia? “Si”

Mutande? “Amo i perizoma da indossare”

100.000 followers? “No se no li avrei”

Playstation? “Non va regalata ma comprata”

 

La canzone della vita (Song of life) scelta da Mobrici è All you need is love dei The Beatles dal 1967.

 
LE DOMANDE DEI FAN A MOBRICI

Scrive Sharon: Ti è mai capitato di guardare indietro e avere nostalgia del passato?
“Si mi è capitato e spesso rimpiango qualcosa”

 E’ cambiato il tuo approccio alla musica rispetto a quando lavoravi per i Canova?
“No, con la band condividevamo tutto mentre da soli è diverso”

 Tour che parte dall’11 marzo, sei pronto? “Si sono pronto e vi aspetto”


Grazie a Mobrici, a presto!



Mobrici a Radio Zeta: "Fare musica è una condanna"