Morrywood, Intervista a Radio Zeta

Il rapper in collegamento telefonico in Generazione Zeta
Torna Eugenio Morabito, in arte Morrywood, dopo una breve pausa dalla musica. Classe ’92, si dedica al rap da giovanissimo, esibendosi anche in apertura a grandi nomi come Frankie Hi NRG MC. Dopo anni di assenza dalla scena, è tornato con materiale più intimo. Il suo nuovo singolo si chiama "La stanza degli orrori", duro, amaro eppure armonioso. Morrywood fa scivolare le parole massicce su un tappeto sonoro costruito da beat trascinanti e serrati, che si intrecciano a suoni elettronici pungenti. "La stanza degli orrori" è il contenitore delle nostre paure  dei nostri dubbi che si costruisce nel momento in cui ognuno di noi fa delle scelte. “La nostra stessa vita é come una casa che viene costruita scelta dopo scelta” afferma Morrywood, e prosegue: “Si vive nel timore di sbagliare, nella paura di perdere l’obiettivo. Bisogna riflettere su se stessi e trovare il coraggio di affrontare ogni giornata al meglio. Bisogna salvaguardare la nostra vita, saper crescere e saper accettare da ogni avvenimento le conseguenze a cui ti porta. La stanza degli orrori è la stanza in cui i riflettori sono puntati esclusivamente su di noi: il nostro show ”.

A proposito del periodo di lockdown: "Io sono uno di quelli che è tornato da poco a lavoro, ho vissuto bene la quarantena e sono un grande video-giocatore, me la sono giocata bene anche se non sono bravissimo". Torniamo a parlare di musica e dei suoi inizi. "Il mio primo pezzo hip hop era con una crew di 7 rapper, in un periodo in cui tutti si auto celebravano, volevamo andare controcorrente e aurto criticarci, il primo singolo si chiamava "Rapperdimmerda"".
Morrywood è tornato dopo una pausa di qualche anno dal mondo della musica, una vera e propria sfida. "Uno dei miei grandi scogli è ripartire, i linguaggi cambiano. Trovarsi dopo a ripartire è difficile ma l'ho fatto con autocritica e voglia di divertirmi, cosa che prima avevo meno. Volevo buttarmi come Eminem, dopodiché ho deciso di tornare perché avevo voglia di parlare alle persone. Io tendo molto a scrivere in maniera introspettiva, questo brano voleva essere il mio rilancio, in questo periodo la grande emozione che ho provato era la paura di rimettersi in gioco, "La stanza degli orrori" è proprio in contenitore di queste emozioni . il fatto di doverci mettere se stessi e non arrivare alle persone, essere incompreso. Volevo solo spiegarmi in quello che ho vissuto". Morrywood è anche l'autore dell'artwork del singolo, ne ha disegnato la copertina. Ci dice: "Volevo ottenere una cosa astratta, uno spazio che contenga i vostri casini e pian piano iniziare a trovare le piccole cose".
Ci salutiamo con un classico, in un perdono di pausa forzata dalla vita sociale, quali sono i progetti a breve termine di Morrywood? "Sto scrivendo tantissimo, produco il mio prossimo singolo ma non voglio anticiparvi nulla, sono ripartito per continuare".



Morrywood a Radio Zeta: "sto preparando il mio nuovo singolo"

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