12 settembre 2025, ore 19:00

Il mese di settembre, per il mondo dei videogiochi, rappresenta idealmente il capodanno. È il momento in cui si opera sostanzialmente un reset, con tante nuove uscite chiamate ad animare la stagione autunno/inverno dei videogiocatori.

E sì, immancabilmente ci sono tante tipologie diverse di titoli pronti a posizionarsi sugli scaffali. Da quelli votati al singe player – con storie da raccontare – ai nuovi capitoli di franchise storici pronti a espanderne la narrativa. Ma il mese di settembre, più di tutti gli altri (e a proposito di reset) è anche il frangente in cui fanno capolino sul mercato i nuovi “episodi” dei videogiochi sportivi stagionali. Dal calcio all’hockey, passando per il football americano e il basket, il futuro passa da questo crocevia.

E proprio la palla a spicchi finisce, molto spesso, per essere l’apripista della danza degli avvicendamenti, che culmineranno poi quest’anno nell’uscita di EA Sports FC 26 a fine mese. Tocca quindi a NBA 2K26, la nuova iterazione dello storico franchise di 2K Games, tornare in campo per dettare i giusti tempi e ritmi.


NBA 2K26, UN PROGETTO CHE PARTE DA LONTANO

Quello del team di sviluppo al lavoro sulla serie cestistica per eccellenza, è sostanzialmente uno sforzo produttivo che è andato stratificandosi e sedimentandosi nel tempo. Uno sforzo continuo e costante che ha arricchito ogni capitolo di nuove sfumature, aggiungendo dove c’era da aggiungere e sottraendo dove c’era da limare e definire. Perché, in alcuni casi, “less is more” non è solo un modo di dire.

Quello di NBA 2K26 è quindi un pacchetto di contenuti ricco variegato, e che mira a soddisfare le esigenze ludiche di una platea di appassionati molto vasta. Siete tra coloro che vogliono lanciarsi in campo senza troppi preamboli? La gestione manageriale è il centro nevralgico del vostro divertimento? O, ancora, vi piace immaginare una vostra personalissima carriera nel campionato di pallacanestro più affascinante che ci sia al mondo? E che dire del “surrogato fantacestistico” della modalità a là Ultimate Team di EA Sports FC? Tanta carne al fuoco, insomma, per una nuova stagione come sempre ricchissima di opportunità.


NBA 2K26, si apre una nuova stagione per il basket videoludico
PHOTO CREDIT: NBA 2K26, 2K Games


LA LUNGA STRADA VERSO LA GLORIA

In NBA 2K26 c’è davvero pane per ogni tipologia di denti. Quantità e qualità che si ripresentano maestosamente al cospetto degli amanti della palla a spicchi. È innegabile però che, al netto degli sforzi profusi sui tanti aspetti che rendono unica l’esperienza del videogioco da parte degli addetti ai lavori, il vero cuore pulsante del titolo sia la modalità Carriera. È qui che agli utenti è chiesto un impegno continuo e costante, talvolta anche dilazionato nel tempo reale, con posizionamento in momenti specifici della settimana. Una roadmap di eventi e situazioni che segnano la carriera dell’alter ego digitale, in un percorso di crescita che rispecchia, in fin dei conti, quello che si può realizzare nella realtà. Ovviamente energie fisiche, risorse economiche e talento permettendo.

Una sorta di “viaggio dell’eroe” che prende un campione wannabe e lo porta attraverso un percorso tortuoso che altro non è che la strada per la gloria. Una strada che, nella fattispecie, è riprodotta digitalmente nelle fattezze di una cittadella in cui gli utenti possono muoversi, tra negozi, palestre e sfide da vincere.

E questa è solo la punta di un iceberg che affonda molto sotto la superficie dell’acqua. Dalla modalità MyTEAM – quella in cui costruire il proprio dream team anche facendo perno sulle microtransazioni, che hanno un proprio peso specifico poi nell’economia dello sviluppo della squadra – agli eventi dal sapore storico che riportano sugli schermi i gloriosi momenti del passato (appannaggio di giocatori di primo pelo o di chi quei momenti li ha visti o vissuti). Senza dimenticare ovviamente La mia NBA e Il mio GM, che si focalizzano sugli aspetti gestionali di questo circus pazzesco.


I DETTAGLI FANNO LA DIFFERENZA

Ovviamente una produzione come NBA 2K26 necessita della giusta struttura per potersi sostenere e risultare credibile a tutto tondo. E questo quindi ha a che fare tanto con l’impalcatura tecnica e artistica quanto con il gameplay duro e puro. Il gioco non offre il fianco a critiche in nessuno dei due casi. Pad alla mano le sensazioni di cui si gode sono quelle di un’esperienza sportiva viva e vibrante, dove ogni elemento è stato dosato nel modo migliore. Le squadre in campo si muovono con una coerenza di fondo, e questo tanto in fase offensiva quanto in fase difensiva Non serve essere espertissimi e lanciarsi in acrobazie funamboliche con il pad per riuscire a ottenere soddisfazioni nel corso delle partite. Per quanto l’esperienza porti a un progressivo perfezionamento in grado di rendere l’esperienza di gioco pienamente appagante.

Le atmosfere della pallacanestro a stelle e strisce splendono di luce propria nella rappresentazione estetica curata dagli addetti ai lavori. Arene suggestive dove ogni elemento risalta accompagnano più che dignitosamente le azioni degli atleti impegnati sul parquet. Con questi ultimi che, a loro volta, si muovono in maniera più fluida e credibile rispetto al passato, nel rispetto anche della propria specifica fisicità.

Lavori di rifinitura che rientrano sostanzialmente in un progetto ad ampio respiro e a lunga gittata e che, anno dopo anno, levigano sempre di più il franchise. NBA 2K26 è di fatto un nuovo passo in avanti sotto tanti punti di vista. Un titolo che, nonostante non abbia rivali diretti con cui confrontarsi, punta ad alzare sempre di più l’asticella qualitativa, in un’eterna lotta con sé stesso. I margini per fare ancora meglio ci sono. Verso l’infinito, e oltre.