20 aprile 2021, ore 16:39 , agg. alle 16:52

Giovanni Pellino, lo conosciamo per essere un rappresentante importante dell’hip hop in Italia nonché uno dei massimi esponenti del rap italiano. Oggi è tornato indossando nuove vesti e con un nuovo album che rappresenta in pieno questo suo cambiamento: è Neffa il nostro ospite in Collettivo Zeta!
Sei tornato alle origini: nel 2004 lo avevi detto che avresti fatto qualcosa legato alle tue radici. Come è nata la scintilla? “Faccio fatica a spiegarlo, ma è stata una cosa oltre la mia volontà in un certo senso. Mi son ritrovato a scrivere delle canzoni e poi mi sono reso conto che stava succedendo qualcosa: scrivere in napoletano mi ha ispirato in modo assurdo, perciò mi sono goduto tutto. Mio papà era un bravissimo cantante, sembrava un usignolo. Lo stesso mia mamma mentre mio fratello suonava, ero circondato dalla musica. I miei parlavano napoletano in casa, quindi anche vivendo al nord le mie radici ci sono sempre state. Per quanto riguarda la mia assenza nel mondo della musica in questi anni è solo in termini di comunicazione, perché amo stare in studio: ho a che fare con la musica tutti i giorni, ho lavorato anche per altre persone. Queste canzoni del mio nuovo album, però, dovevano uscire ed io le ho seguite”.



“AmarAmmore”: il nuovo album di Neffa

Fuori il 2 Aprile, “AmarAmmore” è il nuovo album di Neffa

La tracklist di “AmarAmmore”

Ecco la tracklist:
- “Fujevo”
- “Aggio Perzo ‘o Suonno” ft. Coez
- “Picceré”
- “Affianc’a Te”
- “Nn’ è Cagnato Niente” ft. Livio Cori
- “T’Aggia Veré”
- “Si Me Salve Tu”
- “AmarAmmore” ft. Rocco Hunt
- “Catene”
- “Saccio Ca Putesse”
- “Speranza”
- “N’Abbraccio”

La copertina di “AmarAmmore”

Da dove nasce l'idea della copertina? “È un quadro di mio padre: una sera mentre scrivevo, guardavo il quadro ed ho pensato di volerlo come copertina: rappresenta una veduta di mare chiaro, di lenzuola stese. Mio padre non era molto soddisfatto di come aveva disegnato le lenzuola, ma sbagliando si fa meglio sempre e per me è un grande esempio”.




Curiosità

“Fujevo”
Dove volevi fuggire? “Fuggivo nel senso che giravo a vuoto, non andavo mai lontano”.
“Aggio Perzo ‘o Suonno”
Il ft. con Coez. Come è nata la collaborazione? “È successo tutto tramite una terza persona, il produttore del brano, che ci ha connessi: quando ho sentito il suo rap ho pensato che lo volevo a tutti i costi”.



Come hai scelto le collaborazioni? “Livio Cori l’ho cercato, Rocco Hunt è stato naturale perché abbiamo lavorato già insieme e ci sentiamo costantemente. Coez non lo conoscevo ma il produttore del pezzo ci ha connessi”.

Giochiamo a “vedi Napoli e poi muori” con Neffa

È arrivato il momento del gioco! Diego Zappone e Simone Palmieri hanno chiesto a Neffa di testare in diretta il suo napoletano.
Quale modo tipico napoletano vuol dire controbattere? “A coppa ‘a mano”.
La bicicletta può essere definita anche come? “Le cose di Napoli città non saprei, sono difficili. Chiedo scusa ai napoletani ma sui modi di dire sono preparato molto poco, i miei non erano di Napoli centro ma dei paesini vicini”.
Che cos’è ‘o cap ‘e fierro? “Non ho mai sentito questa frase”. È il treno!
La smorfia napoletana: con quale numero viene rappresentato ‘o guaglione? “Il 15”.

La canzone della tua vita

Alla fine di ogni intervista, gli ospiti in Collettivo Zeta scelgono una canzone che rappresenti la loro vita. Neffa ha scelto “Quando” di Pino Daniele.
Perché? “Ho voluto scegliere un pezzo italiano, scegliendo Pino Daniele: un artista che mi ha ispirato molto. Lui ha avuto due vite artistiche: quella più napoletana e quella più italiana, questa canzone la trovo stupenda”.
Grazie Neffa per essere stato con noi! Ti aspettiamo presto nei nostri studi!


Neffa a Radio Zeta: ‘AmarAmmore’ il mio album tutto in napoletano