NFT: la nuova frontiera per vendere l’arte, e non solo

Dal gol di Ranocchia agli occhi di Melania Trump, ecco alcuni degli NFT più curiosi

Nell’ultimo periodo si sta sentendo spesso parlare di NFT, ma esattamente di cosa si tratta? Letteralmente significa “Non Fungible Token” e secondo il dizionario Collins è la parola del 2021. In parole semplici, un token non fungibile è un certificato che rende un’opera digitale e unica. L’opera in questione può essere di qualsiasi tipo: un disegno, un tweet, un oggetto, un video, una immagine e così via. Tutto, in digitale, può diventare un NFT.

Gli NFT più curiosi


Il gol di Ranocchia

Il mondo NFT ha colpito di recente anche il calcio. Il gol che Ranocchia, difensore dell’Inter, ha segnato contro l’Empoli in Coppia Italia è diventato NFT. La mezza rovesciata del calciatore è stata tradotta in un moderno documento digitale, che diventa lo strumento ideale ad oggi per vendere e conservare opere d’arte, immagini e materiale digitale. Il progetto è quello di venderlo tramite un’asta online e devolvere il ricavato in beneficenza, ad una Onlus che si occupa della costruzione di scuole calcio per bambine e bambini disabili.

Gli occhi di Melania Trump

Gli occhi blu di Melania Trump sono ufficialmente in vendita, ovviamente sotto forma di NFT. E’ stato messo all’asta un ritratto dei suoi occhi, in forma digitale, un NFT di un acquarello originale che si chiama “Melania’s Vision” e che sarebbe “la visione di Melania per il futuro”. Lo ha annunciato lei stessa sul suo sito web e sui suoi social, spiegando la motivazione che l’ha spinta a farlo: “per offrire al collezionista un amuleto a cui ispirarsi". Anche qui tutto il ricavato andrà in beneficenza, destinato a una ong per aiutare i bambini in comunità a sviluppare competenze informatiche da spendere in futuro.


Opere di Picasso

Anche l’arte di Picasso incontra l’NFT. I nipoti del famoso artista hanno annunciato la messa in vendita di più di mille foto di una sua ciotola in ceramica inedita, mai mostrata al pubblico, modellata da Picasso nel 1958. A oggi sono tanti gli artisti, più o meno conosciuti, che hanno venduto le loro opere sotto forma di token digitali, ma effettivamente nessuno del calibro di Picasso. Come nei precedenti casi, anche qui il ricavato andrà a due organizzazioni di beneficenza.

933 selfie per un milione di dollari

Sultan Gustaf Al Ghozali è forse il caso più particolare se parliamo di NFT. E’ un ragazzo di 22 anni proveniente dall’Indonesia e ha guadagnato un milione di dollari vendendo 933 selfie davanti al pc. Come è stato possibile? Li ha convertiti in Nft e ha fissato un prezzo base di tre dollari a scatto e poi ha aspettato, ma non troppo, perché dopo cinque giorni era già milionario. Il pacchetto comprendeva i quasi mille selfie, ognuno dei quali lo immortalava davanti al computer per ogni giorno degli ultimi quattro anni della sua vita.


Le note di “Hey Jude”

La febbre degli NFT non risparmia nemmeno i Bealtles. Julian Lennon, il figlio di John Lennon, ha deciso di mettere all’asta, sotto forma di NFT, alcuni cimeli dei Beatles e un manoscritto di “Hey Jude”. Cinquantamila dollari è la base d’asta che si terrà il 7 febbraio. Questo permetterà ai vincitori dell’asta di portarsi a casa una sorta un opera unica, mentre Julian Lennon continuerà a tenere con sé l'oggetto fisico.

Chissà quali saranno i prossimi oggetti, tweet, disegni o canzoni che verranno trasformati in digitale e poi venduti all’asta, quel che è certo è che è ormai una realtà sempre più presente e che probabilmente sarà il futuro del mercato artistico e non solo.

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