20 febbraio 2022, ore 13:19 , agg. alle 14:39

Nel 2021 si dava per favorito il cavallo di battaglia edito Mondadori, "Sembrava bellezza" della scrittrice Teresa Ciabatti. A finire incoronato, invece, è stato "Due vite" di Emanuele Trevi, che ha fatto guadagnare per la prima volta il premio alla casa editrice Neri Pozza. Lo strapotere dei big inizia a vacillare.

A tal proposito, è interessante la selezione iniziale del Premio Strega 2022, che vede ben bilanciate grandi e piccole realtà editoriali. È presto per parlare di chi vincerà, ma ci è concesso dare uno sguardo ai 24 titoli proposti, di cui prima 12 e poi 5 concorreranno al premio.

Lo Strega è innanzitutto una grande vetrina per le case editrici, che possono vantare il successo di titoli grazie alla scritta “VINCITORE” o “CANDIDATO” sulla fascetta. Se a dominare dozzina e cinquina sono di solito i grandi editori (Mondadori, Einaudi, La Nave di Teseo…), negli ultimi anni questa consuetudine è stata messa a dura prova: anche le case editrici più piccole possono spingere i loro titoli e i loro autori con l’aiuto dei mezzi di comunicazione più democratici del mondo, i social network. È così che, accanto ai colossi editoriali, vediamo affacciarsi realtà più modeste, ma non meno interessanti per le loro pubblicazioni. Che il FantaStrega cominci.

I 24 CANDIDATI ALLA DOZZINA

Diamo uno sguardo ai papabili sfidanti.

Mondadori posiziona ben quattro titoli: "La verità su tutto" di Vanni Santoni, in cui una donna realizzata e felice si ritrova a confrontarsi con una sua passata relazione e il suo senso di colpa; "Perché non sanno" di Dario Buzzolan, dove storie individuali cercano di ricongiungersi all’ombra della crisi economica; "E poi saremo salvi" di Alessandra Carati, romanzo di formazione e saga familiare, e "Il cercatore di luce" di Carmine Abate, romanzo corale sui grandi temi universali della vita, la morte, la natura.

Quattro anche i titoli editi La nave di Teseo: "Il nostro meglio di Alessio Forgione, storia di fallimenti e conquiste; il giallo "La parte di Malvasia" di Gilda Policastro; Il sangue della Montagna" di Massimo Maugeri, che ha meritato l’epiteto di “romanzo-mondo” e "Gli invernali" di Luca Ricci, terzo tassello di una quadrilogia.

A seguire, Einaudi vede proposti "Spatriati" di Mario Desiati, romanzo sulla giovinezza, l’appartenenza e l’accettazione di sé, e "La foglia del fico. Storie di alberi, donne, uomini" di Antonio Pascale, romanzo atipico, «botanica dei sentimenti» che combatte e sublima la confusione e la paura del protagonista di fronte all’esistenza nelle piante.

In casa Adelphi si fa il tifo per l’unico titolo in lizza, proposto da Diego De Silva: "Nova" di Fabio Bacà, autore che si è già dimostrato promettente con il suo esordio Benevolenza cosmica.

Per Baldini+Castoldi "Giuditta e il monsù" di Costanza DiQuattro; per Bompiani Gaia Manzini con "Nessuna parola dice di noi", romanzo che racconta due amori difficili, uno tra madre e figlia e uno tra due amici. "Nutrimenti" piazza invece Benedetta Palmieri, che dopo 10 anni di silenzio è tornata alla narrativa con Emersione.

Dal catalogo di Marsilio viene proposto Alessandro Zaccuri con "Poco a me stesso", mentre Ponte alle grazie spera che almeno uno dei suoi due titoli, Stradario aggiornato di tutti i miei baci di Daniela Ranieri e "La vita adulta" di Andrea Inglese, riesca ad arrivare tra i fortunati 5.

HarperCollins propone Giulio Perrone con "America non torna più", romanzo autobiografico, mentre Bollati Boringhieri spera nel promettente "Randagi" di Marco Amerighi, racconto di una generazione che cresce secondo i riti classici, e che fatica a fare i conti con i padri.

A tentare il one shot, varie realtà editoriali più piccole: Maddalena Fingerle con "Lingua madre", libro molto amato dalla sua pubblicazione, porta alto il nome della piccola casa editrice Italo Svevo, mentre è il ventisettenne Giorgio Ghiotti con "Atti di un mancato addio, proposto da Sandra Petrignani, a rappresentare Hacca edizioni. Per MarcosyMarcos, Roberto Livi con "Solo una canzone", micro-romanzo di formazione.

A sorprendere e incuriosire, infine, la casa editrice Wojtek, dal cui catalogo sono stati scelti Alfredo Palomba con "Quando le belve arriveranno" di Eduando Savarese con il suo "E’ tardi!", che è insieme ritratto di sette eroine della lirica, storia famigliare e romanzo di formazione.