16 aprile 2022, ore 12:30

Ancora oggi, rivolgersi a uno specialista di salute mentale è qualcosa che fa parlare, stimolando rumors, pregiudizi e biasimo. Il discorso del rapper Sangiovanni, la star di Amici, punta proprio ad abbattere tutti quei tabù sulla terapia. L’astro nascente del talent ha tenuto infatti un toccante monologo durante il programma “Le Iene” andando a sradicare credenze inutili sulla terapia e sulla necessità di chiedere aiuto in momenti di difficoltà. Molto apprezzato anche il coraggio che il rapper ha avuto nel raccontare in modo tagliente (e allo stesso tempo delicato) le proprie difficoltà. Il nostro Sangio ha prima cantato il brano di Sanremo “Farfalle” (che ben conosciamo e amiamo) e poi ha iniziato il suo monologo regalando a tutti un importante messaggio.

Il dramma dopo il successo ad Amici: “Chiedere aiuto è una forza!”

Nel suo discorso, Sangio ha raccontato i suoi problemi con ansie e paranoie. Già dalla sua partecipazione ad Amici nel 2021 erano note le sue difficoltà: scatti di rabbia, senso di emarginazione, ansia. Come lui ha raccontato, è stata proprio la musica a cambiargli la vita, la stessa musica che però, anni dopo, non è più riuscita ad aiutarlo. Ad indirizzarlo verso la vita musicale è stata la cantautrice Madame che gli ha fatto capire quanto questo aspetto della sua vita potesse aiutarlo. Eppure, dopo il successo, la giovane star ha dovuto fare i conti con parecchi problemi. Passare dall’essere “nessuno” fino a essere conosciuto in tutta Italia non è cosa facile. Allora, se la musica che prima lo aveva aiutato è poi diventata il problema non restava altra soluzione che chiedere il supporto di uno specialista. Al centro del palco, la star ha ribadito l’importanza di non vergognarsi nel chiedere aiuto, di essere sereni nell’ammettere a se stessi (e poi agli altri) la necessità di un supporto psicologico. Il rapper, in completo nero e cravatta, ha sottolineato come la vera debolezza sia non riconoscere il bisogno di aiuto oppure rifiutarlo. “È stato tutto enorme, anche le aspettative. Ansie, problemi e paranoie che la musica faceva svanire sono tornate. La soluzione era diventata il problema. Mi è crollato il mondo addosso. Mi ha fatto cadere. E un’altra volta ho dovuto chiedere aiuto e cercare qualcuno che mi tendesse una mano”. Sangiovanni ha spiegato come raccontarsi non sia facile, soprattutto ad un pubblico così grande. Può essere doloroso ma “la terapia è come la palestra: devi farla spesso e sentire fatica”.


Il 19enne allora ha lanciato un messaggio importantissimo. La vergogna nasconde parti essenziali della nostra personalità, non bisogna nascondersi dalle proprie emozioni e dalle proprie paure. Bisogna affrontare gli ostacoli per riscoprirsi più forti, più risoluti e più umani.