06 febbraio 2020, ore 15:22 , agg. alle 15:47

Dopo aver vinto nella categoria Nuove Proposte con "Amen" e in quella dei Big con "Occidentali's Karma", Francesco Gabbani torna, per la terza volta, al Festival di Sanremo.

La canzone che porta in gara quest'anno si intitola "Viceversa" ed è anche il nome del suo disco di inediti in uscita.

Un vero specialista dell’Ariston, una macchina da Sanremo lo hanno definito i critici e i giornalisti che si stanno dedicando alla 70a edizione del Festival della canzone italiana.

Francesco gabbani ci ha parlato delle sue impressioni sul Festival e sulla canzone che porta in gara, questo anno.

"Il mio modo di essere tornato al festival è sereno, non sono competitivo, anche se sono primo nella classifica provvisoria ".

- A proposito del videoclip di "Viceversa",  è una versione di te molto emotiva, quasi cinematografica.

" Si, è una poetica espressiva diversa. Voglio ringraziare Fabio Capalbo che ha curato il video ed è riuscito a tirar fuori il vero significato di questa canzone solo con una componente espressiva del volto. In realtà non escludo nulla, non mi dispiacerebbe in futuro fare dei tentativi di acting".


- Quello di quest anno è un Gabbani "intimo" ?

" Si, i miei supporter già conoscono questa componente, infatti, ho deciso di tornare proprio con questa canzone per far conoscere a tutti questo lato. Tutto ciò non mi mette a confronto con me stesso di qualche anno fa, è solo un altro modo di fare musica".

- Sei scaramantico, hai qualche rituale prima dell'esibizione?

"No, scaramantico direi di no, non conservo amuleti da nessuna parte! In realtà ho un metodo di concentrazione che fa leva sul sentimentalismo, ma appena prima di salire mi concentro sul ricordo di quando guardavo il Festival di Sanremo da piccolissimo con mio nonno, a casa sua e adesso sono dall' altra parte".



Francesco Gabbani a Radio Zeta