26 ottobre 2021, ore 18:20 , agg. alle 19:14

Il cantautore milanese ospite di Collettivo Zeta parla del nuovo progetto discografico anticipato da tre brani: Litorale, Stazione di Sosta, Exit. “Importantissimo l’incontro il produttore Molla, che ho conosciuto sui social”, racconta nell’intervista.

Entra per la prima volta negli studi di Radio Zeta ed è molto emozionato. Donato Santoianni, 28 anni, racconta alla Generazione futuro la sua musica, il percorso che da anni segue con tenacia e talento. Una carriera scandita da tanti sogni che pian piano diventano realtà.
Milanese doc, nel 2009 per lui arriva la finalissima a Castrocaro (dove tra l’altro è il più giovane in gara). L’anno successivo, nel 2010, vince SanremoLab e pubblica l’album Swinging pop prendendo, poi, parte ai Wind Music Awards all’Arena di Verona. Tra le date più importanti nella sua carriera c’è il 2013: l’incontro con il discografico Gianni Bella e tre anni dopo, nel 2016, il premio come ‘Autore emergente’ da parte dell’Associazione italiana Autori.



Nel 2019 pubblica il suo primo album, intitolato Fossi Nato Prima, e da quel momento non si ferma più anche grazie anche alla collaborazione con il produttore musicale Molla. Partecipa al Festival Musicultura agguantando la finale. Ma nel 2020 è il momento di un’altra svolta artistica sia per la scrittura dei testi, sia per il sound. Di sé dice: “Nonostante il mio futuro sia imminente vivo con la nostalgia di un tempo non vissuto. Fossi nato prima…”. Ora, all’orizzonte, c’è un nuovo progetto discografico anticipato da tre brani: Litorale, Stazione di Sosta, Exit. Santoianni si racconta ai microfoni di Collettivo Zeta con Simone Palmieri.

Santoianni, benvenuto a Radio Zeta. Come stai?
“Bene, molto bene. Qui è tutto bellissimo”

Direi perfetto. Ci sono cose che ti fanno esplodere?
“Guarda, a me le persone che mi toccano mi infastidiscono troppo”

Non ho pensato di farlo nemmeno per un istante.
“Meno male (scherza Santoianni ndr)

Nel tuo percorso artistico c’è sicuramente l’incontro con il produttore Gianni Bella.
“Sì, il mio prima disco l’ho fatto con la sua etichetta. Si chiama Fossi Nato Prima.

Cosa ti ha insegnato?
“Molte cose. Ad esempio, mi ha insegnato ad avere rispetto per le persone che lavorano in questo mondo. Ci vuole una certa attitudine” .

La terza canzone dell’album, si chiama “Voglio Vivere di Musica”: sembra che avevi già le idee chiare.
“Esattamente. Perché bisogna crederci. È l’unica cosa che mi viene bene nella vita, detto sinceramente”.

Però, tutto è partito da Fossi Nato Prima. Successivamente sono cambiate molte cose. Devi ringraziare anche tuo produttore Molla?
“Certo. L’ho conosciuto virtualmente. Attraverso Instagram, gli ho scritto e da li è partito un nuovo capitolo della mia vita”.

Exit, ad esempio, fa parte di questo nuovo capitolo. Ci sono tantissime novità: sound e testi un po' differenti rispetto al passato. E’ vero?
 “Si, tutto è iniziato con Stazione di Sosta, Litorale e infine Exit. Questo sound anni 80”

Un sound un po’ retrò, anni Ottanta, che è iniziato con i Thegiornalisti.
“Praticamente in questa canzone ci sono amore e disagio. Sono partito dalla serie Tv “Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino. Quella serie e i temi trattati li ho inseriti nel testo di questa canzone. Ma voglio che rimanga una storia d’amore, con i suoi disagi certo, ma sempre una storia d’amore”.

Il 29 ottobre è una data molto importante: uscirà un nuovo singolo in collaborazione con The Andre. Ci può dare qualche spoiler?
 “Certo, si chiamerà Forfait. Poi spero presto in un progetto mio discografico”.



A COLLETTIVO ZETA SI GIOCA AD “EXIT O NO EXIT” CON SANTOIANNI

Arriva il momento del gioco! È” un game dove dovrai decidere cosa far uscire dalla tua vita e quotidianità”, dice Palmieri. “Exit (cosa far uscire dalla tua vita) o No Exit (cosa non vuoi far uscire)”. Così, iniziano le domande, una dopo l’altra. Mettetevi comodi e leggetele.

Un ennesimo gruppo Whatsapp?
“Exit, basta, non ne posso più”

Una tua ex?
“No exit, voglio bene a tutte loro”

Una dieta?
“Non riuscirei mai”

Un concerto in acustico nei teatri?
“Sarebbe bellissimo”

La pasta con broccoli?
“A me piace di brutto”

La convivenza con fidanzata
“A me piace condividere. Non ho problemi”

Un gatto per casa
“Sono allergico e ansioso. Non riesco a lasciarlo solo”


LE DOMANDE DEI FAN A SANTOIANNI

A Collettivo Zeta arrivano tantissime domande a Santoianni da parte dei fan. Ne raccogliamo alcune tramite il nostro profilo Instagram ufficiale @radiozetaof. Ad un certo punto gliene giriamo una particolarmente significativa. Chiede @Tommaso: “Hai mai rimorchiato con la tua musica?” Santoianni risponde: “Io qualche volta, ma non tanto. I miei amici parecchio”.


LA CANZONE DELLA TUA VITA

Alla fine di ogni intervista, gli ospiti in Collettivo Zeta scelgono una canzone che rappresenti la loro vita. Quella di Santoianni è Come è profondo il mare di Lucio Dalla. “Perché è sempre attuale e tanti giovani si possono ritrovare”, risponde il cantautore milanese. “Effettivamente tanti giovani ascoltano Radio Zeta ed è stato giusto aver scelto questa canzone nonostante sia del 1977”, conclude Simone Palmieri.
Grazie a Santoianni per essere stato con noi!

Santoianni a Radio Zeta: Exit, il nuovo singolo su amore e dipendenze