07 aprile 2022, ore 09:30

Il vostro sogno è sempre stato quello di partecipare a un fantacalcio milionario, ma vi siete sempre dovuti “accontentare” di quello con gli amici, in cui lo sfottò dopo una vittoria è il premio più grande a cui ambire? Avreste sempre voluto confrontarvi con i migliori fantallenatori a livello mondiale, ma non sapevate dove “mettere le mani”? Con Sorare tutto questo è realtà.

Lo è da un bel po' di tempo, considerando che il tutto è effettivamente stato lanciato nel 2018. Nato da un'idea di Nicolas Julia e Adrien Montfort, il gioco ha progressivamente ingranato, catturando le attenzioni anche di calciatori reali, e innescando un vortice economico che assume, di giorno in giorno, dimensioni sempre più importanti. Ma che cos'è e come funziona Sorare? Andiamo a scoprirlo insieme.


Alla base del successo di Sorare

Innanzitutto la descrizione del titolo è abbastanza chiara: “fantacalcio milionario”. Mettendo momentaneamente da parte il lato meramente economico, quello che abbiamo tra le mani con Sorare è dunque un fantacalcio in tutto e per tutto. Sebbene con le dovute differenze rispetto a quelli che siamo abituati a disputare con gli amici.

La formazione da mettere in campo, per cominciare, non richiede undici giocatori, ma cinque. Uno per ruolo (portiere, difensore, centrocampista e attaccante) più un jolly a propria scelta tra i giocatori di movimento (gli ultimi tre citati). Saranno loro, con i vari bonus, a portare a casa i punti utili a scalare le classifiche. Non c'è una redazione che assegna voti ai giocatori, essendo esclusivamente le loro performance in campo a sancire quanti punti garantiranno ai loro possessori, in una scala da 0 a 100. Non stupitevi dunque se un calciatore della squadra che ha appena vinto 5-0 raccoglierà soltanto 30 punti: evidentemente la sua presenza in campo non è stata tanto incisiva ai fini del successo.

Il proprio posizionamento nella classifica di giornata si traduce quindi in premi, che variano in entità assumendo anche rilievo importante. E questo ci porta al prossimo punto del nostro articolo.


Come si guadagna in Sorare? La caccia agli NFT da milioni di euro

La formazione da mandare in campo prevede l'utilizzo di carte NFT. Collezionabili – in stile FIFA Ultimate Team – divise in categorie, ognuna delle quali ha un proprio valore economico. Le Comuni sono quelle assegnate a tutti a inizio gioco, e permettono di mandare in campo la squadra base. Non sono vendibili e non richiedono spese per ottenerle, ma vengono assegnate randomicamente. Salendo nella scala di valori, troviamo quattro tipologie di carte, la cui caratteristica è insita nel numero di esemplari prodotti per ogni stagione per ogni singolo calciatore.

Prendendo in esame quello che probabilmente è uno dei più ambiti, Kylian Mbappè, attaccante in forze al PSG, queste sono le carte che è possibile trovare sul mercato: le Limited (mille esemplari per stagione), le Rare (cento esemplari), le Super Rare (dieci esemplari) e l'Unica (una sola carta a stagione). Chiaro è che le ultime categorie avranno una risonanza economica maggiore, con l'Unica in particolar modo che fa gola perché permette di accedere a tornei specifici (in cui è richiesto il possesso di carte uniche) in cui il bottino in premi è assai ricco. E andare a competere con Mbappè in attacco potrebbe dare un netto vantaggio.




Non solo NFT: Sorare e gli Ethereum

È evidente che, in circostanze del genere, una carta che promette bonus golosi è quindi attenzionata dai fantallenatori, che sono quindi pronti a vere e proprie follie economiche. Basti pensare che, nel mese di gennaio, la carta Unica di Erling Halaand, attaccante del Borussia Dortmund, è stata venduta per oltre 600mila euro. Senza contare poi le numerose carte che, al momento, sono sul mercato per cifre che oscillano tra i 100mila e i 300mila euro. Questo aiuta a capire come il fenomeno Sorare possa essere molto più che una meteora, e possa avere un riverbero nel tempo anche a lunga gittata.

Ingolosiscono i guadagni in prospettiva garantiti dal “calcio-NFT-mercato”, ma ingolosiscono anche i premi (in migliaia di euro) garantiti alle prime posizioni dei diversi tornei settimanali, elargiti in Ethereum, la blockchain (come i BitCoin) utilizzata dal sistema.

L'importante, come in ogni cosa, è usare il senso della misura, senza lasciarsi prendere la mano e prodursi in spese folli. Perché è pur sempre un gioco.

In chiusura, vi segnaliamo la presenza anche del podcast dedicato a Sorare, con l'intervento in diretta su RTL 102.5 News di Leonardo Scalzi, esperto proprio di questa nuova evoluzione del fantacalcio.