Suikoden 1&2 HD Remaster Gate Rune and Dunan Unification Wars, i primi storici capitoli tornano a distanza di trent’anni dagli originali
Un tuffo nei ricordi e nel passato per i videogiocatori più stagionati, una grande occasione di riscoprire due classici del genere JRPG per i più giovani
Quella di “Suikoden 1&2 HD Remaster Gate Rune and Dunan Unification Wars” è sicuramente un’operazione molto importante per il mondo dei videogiochi. Alla stregua di diverse altre che, nel corso degli ultimi anni, si sono concretizzate a più riprese e con più soggetti nei panni di protagonisti.
Si tratta di un’iniziativa innanzitutto che mira a rispolverare due grandi classici del genere dei JRPG, i giochi di ruolo di matrice nipponica. Un “restauro”, se così vogliamo definirlo, che nasce e cresce nella volontà assoluta di rispettare lo spirito dei videogiochi originali.
Ma è anche un’iniziativa che punta a un duplice pubblico. Quello dei nostalgici, i videogiocatori con qualche decennio in più sulle spalle che vogliono rivivere i fasti del periodo d’oro delle prime console. Ma anche quello dei neofiti, le nuove leve che solo di recente si sono affacciati su questo fantastico mondo, e che quindi, dati anagrafici alla mano, hanno tanti classici da recuperare.
Con Suikoden 1&2 HD Remaster Gate Rune and Dunan Unification Wars si ritorna indietro di un trentennio, precisamente al 1995 nel primo caso e al 1998 nel secondo caso. Un frangente storico in cui i videogiochi erano molto differenti rispetto a quelli con cui siamo abituati a interfacciarci oggigiorno. Tanta sostanza e una forma sicuramente non all’altezza delle tecnologie odierne in termini di fotorealismo. Ma era pur sempre la forma migliore che permettevano le architetture tecnologiche disponibili all’epoca. Tra essere e apparire vinceva prepotentemente la prima componente, per quanto alcune produzioni dell’epoca – complice il fattore nostalgia – riescano ancora oggi a tenere botta nel cuore dei videogiocatori. Con i dovuti accorgimenti tecnici.
UN RITORNO NEL RISPETTO DELLA TRADIZIONE
Suikoden 1&2 HD Remaster Gate Rune and Dunan Unification Wars porta nuovamente sugli scaffali due titoli che avevano svolto in maniera egregia il loro compito pionieristico. Quello di porre le pietre angolari perfette per una serie che potesse imporsi all’attenzione dei videogiocatori a lungo.
Non tutti i piani però seguono le giuste traiettorie, e quella di Suikoden, nella fattispecie, ne è un esempio. Una storia che si è interrotta prematuramente, con Suikoden 5 (per PS2) nel 2006. Uno stop che ha lasciato nei fan di questa meteora un senso d’incompiuto.
Senza stare qui a fare troppe elucubrazioni o proiezioni in vista di un possibile ritorno della serie, concentriamoci su quello che porta con sé in dote Suikoden 1&2 HD Remaster Gate Rune and Dunan Unification Wars. Si tratta di un’opera di restauro che, come dicevamo poche righe più su, manifesta la volontà del team interno di Konami responsabile del progetto di preservare lo spirito e la struttura degli originali.
Correzioni di rotta qua e là, ma nulla che andasse a stravolgere una produzione che già al suo esordio risultava essere ben bilanciata. E gli sforzi degli sviluppatori in tal senso sono più che accettabili, con il gioco che nella sua interezza si presenta come gli originali a cui fa riferimento. Con qualche smussatura tattica qua e là, come gli sfondi ridisegnati in HD o il restyling acustico che aumenta il grado di immersione nel corso delle battaglie.

MONDI DA ESPLORARE
In Suikoden 1&2 HD Remaster Gate Rune and Dunan Unification Wars si combatte, certo, e lo si fa nel canonico stile a turni tipico delle produzioni JRPG. Una sorta di partita a scacchi dove ogni personaggio della propria squadra (ma anche di quella avversaria) ha caratteristiche peculiari da sfruttare per raggiungere la vittoria.
Ma si esplora e si assiste a una trama in costante evoluzione. Una storia dove la coralità ha un ruolo più che centrale, visti i 108 personaggi coinvolti per esempio nel primo capitolo. Un pacchetto di personalità che non sarà disponibile da subito, ma che richiederà un lavoro di ricerca itinerante (d’altri tempi, c’è da dirlo) con sforzi importanti per i videogiocatori. Un modo per “costringere” a respirare appieno tutte le atmosfere delle ambientazioni, un “sotterfugio” che mette gli utenti nella condizione di essere avvolti appieno dall’esperienza ludica.
Un pacchetto di storie, quello dei due videogiochi, dal respiro epico. C’è il tema del viaggio, che spinge i vari personaggi a confrontarsi con le numerose sfide confezionate dagli sviluppatori. Ci sono nemici ben definiti, in grado di farsi odiare e di motivare così gli utenti a dare sempre il meglio di sé. C’è un gameplay capace di stimolare, pur senza frustrare le ambizioni dei giocatori. A questo ci aggiungiamo poi il doppiaggio in italiano – inedito nel primo capitolo, perfezionato nel secondo – che consente anche ai non-anglofoni di capirne qualcosa in più degli sviluppi della storia.
Insomma, tre decenni dopo Suikoden 1&2 HD Remaster Gate Rune and Dunan Unification Wars risveglia nei giocatori la voglia di grandi classici. E lo fa con stile, in un pacchetto di titoli che brilla di luce propria su Nintendo Switch (piattaforma dove è l’abbiamo testato). Che sia un primo passo per un ritorno in pompa magna della serie nel prossimo futuro? Probabilmente no, ma chi siamo noi per privarci della bellezza di sognare?