Tutti “fuori di testa” per i Måneskin: il ritorno in Italia dopo il Coachella infiamma l’arena di Verona

La band romana torna in Italia dopo il successo negli States e fa “esplodere” l’arena di Verona. Una serata indimenticabile con 12.000 spettatori, duetti e standing ovation!

Un esplosione di Rock e gioventù: i Måneskin hanno letteralmente conquistato il mondo. A partire dalle piazze di Roma, la band capitanata da Damiano David si è fatta strada nel mondo della musica arrivando a toccare vette come l’Eurovision Song Contest, i Rolling Stones e il mitico Coachella. Eppure, il cuore italiano della band si fa sentire. Il 28 aprile, finalmente, il loro attesissimo ritorno in Italia ha infiammato l’Arena di Verona con una vendita di ben 12.000 biglietti e uno spettacolo mozzafiato. Ripercorriamo insieme le tappe principali di un concerto che ha fatto andare tutti “fuori di testa”!


Da Zitti e Buoni a Mammamia: una scaletta da urlo

Ciao Verona, che facciamo, incominciamo?”. Queste le prime parole del frontman Damiano prima di iniziare il live. Una scaletta unica che ha trascinato il pubblico tra grida, felicità e rock allo stato puro. Lo stile della band non tarda a farsi riconoscere: Damiano in giacca rosa, Victoria e Thomas scintillano tra lustrini e completi oro, Ethan in bianco illumina uno dei palchi più famosi d’Italia. Si comincia subito con “Zitti e Buoni”, l’iconico brano di Sanremo (e poi dell’Eurovision) che ha portato la band a scalare le più importanti classifiche mondiali. Intanto il pubblico, tra striscioni e manifesti, non riesce a stare seduto, trascinato dal rock e dai riff di chitarra unici della band romana. Con “Mammamia” la folla si infiamma: “Guarda quanti siete, siamo molto contenti di essere tornati qui!”. Queste le parole di Damiano che poi si lancia in “Chosen” e “Beggin”, le famose cover che hanno conquistato il cuore dei fan negli States. Parte anche un buon compleanno per Victoria, la bassista, che compie 22 anni.


Il duetto con Manuel Agnelli e il supporto per il popolo Ucraino

Non potevano mancare sorprese per il ritorno in Italia dei Måneskin: sulle note di “Amandoti” dei Csi entra il grande Manuel Agnelli, pronto per un duetto “incendiario”. Quello con l’ex coach di X-Factor è un mix musicale unico che avevamo già conosciuto durante Sanremo 2021 e che tutti richiedevano a gran voce. Un’altra sorpresa poi: “Ho bisogno di silenzio”, dice Damiano. “Abbiamo la grande fortuna di fare questo lavoro divertendoci anche noi, ma ci sono dei momenti in cui dobbiamo scendere dalla sedia del privilegio e aiutare quello che non ce l’ha. C’è un discorso più attuale che mai, che Chaplin fece nel film il dittatore”. Parte così la recita di Damiano del “Discorso all’Umanità” pronunciato da Charlie Chaplin e seguito poi dal brano “Gasoline”, scritto per supportare il popolo Ucraino.

Le grida si fermano quando la band suona “Torna a casa” e “Vent’anni” in versione acustica, un momento magico di pura musica in uno spettacolo unico nel suo genere. Alla fine, il cosiddetto “momento dell’invasione”, dopo reggiseni lanciati e grandi ovazioni, i Måneskin fanno salire sul palco tanti fan del pubblico per il gran finale, condito con il brano “Le parole lontane” e “I wanna be your slave”. Così finisce il “rituale” magico dei Måneskin. Altro che “zitti e buoni”! Tornata in Italia, la band ha infiammato il palco dell’Arena di Verona e ora è pronta per l’esibizione dell’Eurovision Song Contest 2022 (che si terrà, non dimentichiamolo, il 12 maggio a Torino). Si continua allora tra musica ed emozioni, riprendendo il tour mondiale con la benedizione del Rock.


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