Usa, le proteste contro Trump come nel film Civil War di Alex Garland
Un film atroce sia nella forma che nel contenuto con alcune sequenze che riportano alla mente la pellicola dello scorso anno
Los Angeles torna a bruciare. Stavolta però non si tratta degli incendi, ma delle proteste contro le politiche migratorie dell'amministrazione Trump. La rivolta si allarga di giorno in giorno. I manifestanti sono scesi in piazza anche ad Atlanta, Seattle, Dallas, Louisville e New York, dove la polizia ha arrestato "diverse" persone. Scene di guerriglia urbana affollano i social e riportano alla mente le sequenze di un film terribilmente profetico che, lo scorso anno, si era affacciato timidamente sul grande schermo: “Civil War” di Alex Garland.

CIVIL WAR, LA TRAMA IN BREVE
Crudo, potente e molto controverso. Un film atroce sia nella forma che nel contenuto. Gli Stati Uniti stanno combattendo una logorante guerra civile a causa della polarizzazione tra fazioni avverse. Le ostilità, dai social si sono trasferite nella realtà, portando a un vero e proprio conflitto armato.
Mentre due candidati lottano per sedersi sulla sedia presidenziale della Casa Bianca, le forze armate attaccano i civili e i giornalisti vengono fucilati a Capitol Hill. In questo clima bellico, una fotoreporter (Kirsten Dunst) attraversa le zone di guerra e tramite i suoi occhi osserviamo questa terribile realtà.
GLI OSCAR AVEVANO DIMENTICATO CIVIL WAR
Il film di Garland, che attualmente è disponibile su Prime Video, era stato praticamente snobbato all’ultima edizione degli Oscar. Neanche uno straccio di nomination per una pellicola che, forse Hollywood, si è sbrigata a dimenticare per la sua spietata lucidità. D’altronde Civil War voleva essere un monito, un modo per guardare negli occhi gli americani che erano prossimi al voto e metterli in guardia sui possibili esiti delle loro decisioni.
Oggi, alla luce delle notizie che arrivano oltreoceano, il film è diventato quasi un Instant Movie, andando a fotografare ciò che forse l’autore voleva scongiurare e che invece è diventato realtà.