Valditara: “50mila ragazzi chiusi in casa con cellulare. Limitare uso fino alla terza media”
Il cellulare è stato identificato come un elemento che può diminuire le prestazioni degli studenti
Quasi 50 mila ragazzi da oltre 6 mesi sono chiusi a casa e stanno sui social, completamente isolati: anche in Italia si sta sviluppando la piaga, diffusa in Giappone, degli Hikikomori, giovanissimi che si auto-recludono. Il dato lo ha fornito il ministro dell'Istruzione, Giuseppe Valditara, alla conferenza sulla stampa sulla Relazione annuale al Parlamento sul fenomeno delle tossicodipendenze.
LE PAROLE DEL MINISTRO
Il ministro ha ricordato i dati dell'ultimo rapporto Ocse sulle conseguenze molto serie che hanno l'abuso del cellulare e dei social media per quanto riguarda l'attenzione e il rendimento scolastico; uno studio Unesco - ha sottolineato Valditara - offre dati drammatici sulla carenza di attenzione, sulla l'incidenza negativa dell'abuso del cellulare sulla fantasia e la creatività; tutti gli studi testimoniano come stati d'ansia, depressivi, di isolamento sociale, siano sempre più legati alla dipendenza dai cellulari. Il 45% dei ragazzi riferisce di essere stato vittima di cyberbullismo; 1 milione e 300 mila ragazzi ha giocato d'azzardo nel corso del 2023.
NUOVE LINEE PER L'EDUCAZIONE DEI RAGAZZI
Nelle nuove linee guida sull’Educazione Civica, saranno introdotte importanti novità riguardanti la sensibilizzazione nelle scuole sull’utilizzo dell’alcol, l’abuso del cellulare e l’uso delle droghe. Questo è quanto ha dichiarato il ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, durante la conferenza stampa sulla Relazione annuale al Parlamento sul fenomeno delle tossicodipendenze. Il ministro ha illustrato una serie di dati contenuti nella Relazione, descrivendoli come “impressionanti”. Tra questi, il 39% di chi fa uso di cocaina ha iniziato prima dei 15 anni. Inoltre, 140 mila studenti hanno consumato alcol almeno 20 volte negli ultimi 30 giorni e più del 30% degli studenti ha riportato di essersi ubriacato per la prima volta prima dei 15 anni. Valditara ha anche sottolineato che nel 2023, 280 mila studenti hanno utilizzato psicofarmaci senza prescrizione medica, con una prevalenza doppia tra le ragazze rispetto ai ragazzi. Questi dati evidenziano la necessità di interventi educativi mirati per contrastare tali fenomeni tra i giovani.