21 ottobre 2020, ore 21:00
  agg. 23 ottobre 2020, ore 08:50

Marianna Pluda, classe ’95, amante della musica e del canto sin da piccola, è stata definita uno dei volti e delle voci più rappresentativi della Generazione Z. 
A soli 23 anni si diploma in Master of Music alla Goldsmiths University of London e proprio il suo bilinguismo l’ha portata a produrre, comporre e scrivere testi sia in inglese che in italiano.
Il suo nuovo singolo “Non è per te” è fuori: è Voodoo Kid la nostra ospite di oggi in Collettivo Zeta!
Da dove nasce il tuo nome? “Ho preso ispirazione dalla canzone di Jimi Hendrix, ‘Voodoo Child’. Ho sostituito Child con Kid perché volevo trasmettere quell’idea di rimanere sempre un po’ bambini, ma anche perché se avessi scelto Voodoo Child nelle ricerche sarebbe apparso solo Jimi Hendrix. Kid, comunque, mi appartiene molto perché penso mi vedrò sempre un po’ bambina”.
Che cosa ti ha lasciato una città come Londra? “C’è una concezione diversa della musica e della vita. Lì ho avuto la possibilità di far parte anche di una band, oltre a quella di cui faccio parte anche qui in Italia. Ci sono molti artisti che ho conosciuto a Londra che mi piacerebbe ascoltare anche qui da noi”. 



“NON É PER TE”: IL SINGOLO DI VOODOO KID
Fuori il 9 Ottobre, “Non è per te” è il nuovo singolo di Voodoo Kid.
Prodotto da Renzo Stone, ha un significato molto importante perché affronta il tema degli amori delle nuove generazioni. “Si, ne avevo già parlato in un mio pezzo precedente, che è 'Satisfaction', ma ho deciso di riprendere l’argomento perché affronto in modo più approfondito la differenza tra generazioni nuove e generazioni vecchie”.  
Il sound della tua musica e di questa canzone è molto particolare. “C’è molto lavoro in produzione, anche se cerco di dare la stessa importanza sia al digitale che all’analogico. Mi piace molto suonare lo strumento, dalla chitarra alla tastiera, registrare e poi lavorarci sopra. La mia generazione sperimenta molto, comunque, proprio per non essere etichettato in un unico genere”. 






GIOCHIAMO A: TELL ME WHY 
E’ arrivato il momento del gioco! Diego Zappone e Simone Palmieri hanno chiesto a Voodoo Kid, vista la sua esperienza di vita a Londra, di tradurre alcuni slang inglesi e di contestualizzarli raccontandoci qualche aneddoto.
“Time is money”. “Significa 'il tempo è denaro'. Ed è così”.
“Get out of hand”. “Vuol dire 'la situazione mi è sfuggita di mano'. Mi è capitato molte volte, forse troppe”.
“Add insult to injury”. “Questa non la conosco, anche se potrebbe dire 'oltre il danno la beffa'. Mi è successo”.
“Spill a secret”. “Significa 'dimmi un segreto'. Un mio segreto? Beh, non lo posso dire, non sarebbe più un segreto”. 




Cosa possiamo aspettarci nei prossimi mesi? “Mi piace collaborare con più persone possibili per trovare ispirazioni diverse. Sta per arrivare qualcosa, forse un album, chissà”.




Grazie Voodoo Kid per essere stata con noi! Ti aspettiamo presto nei nostri studi!


Voodoo Kid a Radio Zeta: “In 'Non è per te' c'è tanto, anche lo scontro tra generazioni"