13 febbraio 2020, ore 10:00
  agg. 14 febbraio 2020, ore 10:47

Youtube è stata fondata esattamente 15 anni fa, il 14 febbraio 2005, da Chad Hurley, Steve Chen e Jawed Karim per poi essere rilevata da Google ad ottobre del 2006 per 1,65 miliardi di dollari.

Il primo video caricato risale al 23 aprile 2005, si chiama “Me at the Zoo” ed è stato girato davanti alla gabbia degli elefanti dello Zoo di San Diego da uno dei fondatori.

Sui motivi della fondazione di YouTube esistono due versioni differenti: la prima è quella raccontata da Karim, la seconda dai suoi colleghi. Karim, infatti, a Usa Today, ha rivelato che l’impossibilità di reperire online due filmati specifici ha portato alla creazione di una piattaforma dove caricare i propri video.

Gli episodi a cui fa riferimento sono lo tsunami del 2004 nell’oceano Indiano e l’incidente del Super Bowl 2004, quando Justin Timberlake strappò il reggiseno a Janet Jackson durante l’esibizione.

I suoi colleghi, Hurley e Chen, invece sostengono che, durante una festa a cui erano stati invitati, si sono accorti che, dopo aver scattato foto e registrato numerosi video, non erano in grado di condividerli con le altre persone attraverso una semplice mail.

Da qui, allora, l’idea di creare una piattaforma che permettesse a chiunque di caricare online un qualsiasi contenuto. A prescindere dalle reali motivazioni, non c’è dubbio che i tre abbiano avuto un’idea vincente. L’importanza della piattaforma, infatti, è evidenziata dal fatto che YouTube sia il secondo sito più visitato al mondo, dietro solo a Google.

Sulla piattaforma è possibile trovare ogni tipo di contenuto e, se un tempo la fruizione avveniva prevalentemente grazie al browser del proprio computer, ora il servizio è raggiunto soprattutto utilizzando il proprio smartphone.

La possibilità di raggiungere più persone, tramite i dispositivi mobili, ha inoltre consentito a Google di aggiungere altre funzionalità, come YouTube Music e YouTube Premium, ovvero due piani d’abbonamento che permettono la riproduzione di contenuti in background, il download dei brani da ascoltare offline e l’assenza di pubblicità.

Da contenitore di video amatoriali, la piattaforma è diventata un vero e proprio media globale che fa concorrenza alla tv. Inoltre, ha fatto nascere nuove professioni legate alla rete, gli YouTubers, personaggi diventati virali.

Non sono mancati, però, alcuni problemi come la polemica per la diffusione di fake news e la multa pagata negli Stati Uniti per chiudere la disputa con le autorità sulle accuse di violazione della privacy dei bambini.