23 febbraio 2024, ore 16:29

Dopo il successo all'ultimo Festival di Sanremo, in queste ore si torna a parlare di BigMama per il discorso che ha tenuto all'Assemblea Generale dell'ONU con il quale ha affrontato temi molto significativi come la lotta contro il body shaming e il bullismo. La cantante ha  parlato a una platea di duemila liceali arrivati a New York da tutto il mondo per il programma di formazione "Global Citizens Model United Nations". Attraverso le parole "per tutta la vita mi hanno fatto credere di essere completamente sbagliata", BigMama ha evidenziato l'esperienza personale di sentirsi emarginata o giudicata a causa del proprio aspetto fisico. Questo sentimento di inadeguatezza, condiviso da molte persone in tutto il mondo, è stato il punto di partenza del suo discorso.


BigMama all'Onu: " Ho dovuto sopportare anni di bullismo"

BigMama lo canta anche in "La rabbia non ti basta", il brano che ha portato al Festival di Sanremo: “credere nei propri sogni salva”. E lo ha affermato lei stessa durante il suo discorso alle Nazioni Unite in cui ha raccontato il percorso di pacificazione con se stessa.

"Il mio fisico faceva in modo che la gente mi valutasse come 'non abbastanza' prima ancora di conoscermi. Una persona grassa nell'immaginario degli altri è una persona svogliata, pigra, non attiva, non intelligente, che non ha voglia di migliorare. Per una persona come me sognare era inutile", ha raccontato Marianna Mammone, vero nome dell'artista. "Vengo da un paese molto piccolo con una mentalità altrettanto piccola. Ho dovuto sopportare anni di bullismo, verbale e fisico. Ogni giorno della mia infanzia e adolescenza lo ricordo pieno di parole di odio. 'Cicciona, fai una dieta, fai schifo'. Ho cercato per anni di evitare la sofferenza stando in silenzio. La prima risposta è stata la rabbia. A 13 anni ho scritto il mio primo pezzo, Charlotte, un rap che parla di suicidio e autolesionismo e per tre anni l'ho tenuto tutto per me. BigMama è nata quando ho avuto la forza di metterlo su YouTube".


BigMama parla all'Onu della sua malattia

BigMama ha poi raccontato che la sua "rinascita" artistica sarà presto determinata dall'uscita del suo primo album “Sangue”: "Racchiuderà ogni pezzettino della mia vita", ha detto l'artista, che ha voluto ripercorrere anche i giorni difficili vissuti durante l'esperienza milanese quando si sentiva "più bella del solito ma aveva ancora paura delle persone". Giorni bui, caratterizzati dalla malattia, il linfoma di Hodgkin, giunto proprio mentre stava per raggiungere un traguardo importante nella sua carriera musicale e che ha rappresentato una sfida imprevista e difficile da affrontare con ben 12 sessioni di chemioterapia.

"La musica mi ha salvata davvero. Sono guarita, e quel periodo mi ha insegnato finalmente che io merito il primo posto. Che se non amo me stessa, nessuno lo fa al posto mio. Che se non salvo me stessa, nessuno lo farà per me. Perché come in La rabbia non ti basta: credere nei propri sogni salva".