19 aprile 2022, ore 18:20

Qual è il nome del nuovo album dei BTS?

Nella giornata di Pasquetta i BTS hanno deciso di pubblicare un video teaser su Twitter di 50 secondi con un messaggio tutt’ora dubbio: “We Are Bulletproof”.

Non è chiaro se il contenuto condiviso dalla band facesse riferimento al nome del prossimo singolo o all’album stesso, ma di certo il gruppo è riuscito a mettere in moto il mondo del web che, nelle ultime ore, non smette di fare congetture.

Unico elemento certo è la data di pubblicazione: il 10 giugno.

Cosa vuol dire BTS?

L’immagine del proiettile è ricorrente nella storia dei BTS. Basta pensare che il nome ufficiale della band è in realtà Bangtan Sonyeondan, in italiano "boy-scout a prova di proiettile" e che il fan club è un vero e proprio esercito: gli Army. Bts, per semplicità, è il nome che ha poi preso maggior piede all'estero, anche se entrambe le altre forme (Bangtan Sonyeondan e Bangtan Boys) sono tutt’ora utilizzate.

Quante lingue parlano i BTS?

Nonostante ci sia ancora assoluto riserbo sul numero delle tracce, sulla cover e su eventuali collaborazioni, una delle domande più frequenti è se i brani della boy band saranno in inglese oppure in coreano. Non è un mistero che i BTS nel 2019 avessero dichiarato di non voler cantare in altre lingue per non tradire la propria identità, ma il successo di Dynamite (il primo singolo in inglese) ha aperto le porte a nuovi fan e a numerose collaborazioni internazionali: Megan Thee Stallion, Lil Nas X e i Coldplay (solo per citarne alcune).

Eppure l’unico a parlare un inglese fluente nei BTS è RM che, incaricato di rispondere alle domande dei giornalisti, ha più volte dichiarato di essersi avvicinato alla lingua grazia alla mamma che lo invitava a guardare i notiziari esteri e che in tempi non sospetti gli regalò il cofanetto della serie “Friends” al quale deve la sua pronuncia perfetta.



La band ha troppi impegni?

I sette performer coreani sono sicuramente a prova di proiettile, anche perché sono riusciti in pochi anni a diventare gli artisti K-pop di maggior successo al mondo ma, reduci di numerose performance internazionali, si sono definiti “esausti” ai microfoni del red carpet dei Grammy. Nonostante l’entusiasmo per le quattro date appena concluse a Las Vegas con il “Permission to dance tour”, pare che la band dei record sia da anni messa sotto pressione dai troppi impegni e dalla preparazione maniacale dei loro show.

Stanchezza a parte noi di Radio Zeta non vediamo l’ora di ascoltare il nuovo album con tanto di coreografie annesse.