17 novembre 2020, ore 11:45 , agg. alle 14:07

E’ la Giornata Mondiale degli studenti, alle 15 ‘lezioni’ ai parlamentari

Argomento della lezione: “Next Generation EU e Legge di Bilancio”

Dopo il movimento School for Future” che è partito la scorsa settimana da parte di tantissimi studenti d’Italia, oggi, in onore della Giornata internazionale degli studenti, alle 15 ragazzi e ragazze si raduneranno sotto le sedi del Parlamento e del Governo per “fare lezione ai parlamentari".

I giovani della Rete degli Studenti Medi, infatti, sostenuti dal movimento Priorità alla Scuola, daranno vita a una vera e propria classe davanti alla Camera e, nei panni dei parlamentari più noti del Paese, ascolteranno una lezione su come andrebbero spesi i finanziamenti, tenuta da studenti e studentesse .

"Dopo anni di manifestazioni contro i tagli alla scuola e appelli per richiedere più finanziamenti, studenti e studentesse proveranno a spiegare che sulla scuola e sui giovani vanno investite risorse, andando a Montecitorio armati di sedie e lavagna", racconta la Rete degli studenti.

“Next Generation EU e Legge di Bilancio”, sarà quindi l’argomento della lezione. "Il virus ha reso ancora più chiaro quanto la scuola pubblica abbia bisogno di un serio piano di investimenti sia in legge di bilancio che attraverso la Next Generation EU. Per questo abbiamo deciso di tornare sotto Montecitorio, per spronare il governo ad agire e ad ascoltarci", spiegano gli organizzatori.

La lettera della ministra Azzolina 

In occasione di questa giornata degli studenti, la ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina in una lettera sul quotidiano La Stampa si è rivolta ai ragazzi: "Lo dico senza giri di parole: non dovete essere voi a pagare il prezzo più alto di questa emergenza. È a voi studenti che il Paese deve dare, ora, la massima priorità guardando ai vostri diritti di oggi, ma anche pensando al domani: a scuola, e non è retorica, si costruisce il futuro, un futuro che cammina sulle vostre gambe. Ecco perché sto lavorando per riaprire il prima possibile le scuole che hanno avviato la didattica digitale, ma sto lavorando anche perché non ne chiudano altre, in queste settimane".

"Chiusure e aperture degli istituti scolastici, lo sapete, non sono decise dal ministero dell'Istruzione - continua Azzolina - serve un lavoro di squadra, insieme ai responsabili degli enti locali e a i presidenti di Regione. Amministratori di cui comprendo le preoccupazioni: hanno enormi responsabilità e lavorano ogni giorno per la sicurezza dei propri cittadini. Li sto chiamando uno ad uno. Dobbiamo essere tutti d'accordo sul fatto che lasciarvi a casa sarebbe una sconfitta per tutta la comunità. Lavorando insieme, come fa la politica quando mette al centro il bene dei cittadini, possiamo farcela. Sono convinta che sarà così. Ve lo dobbiamo".  

Anche i docenti scendono in piazza

Intanto, ieri sia a Faenza che a Firenze sono scesi in campo anche i docenti che hanno preso parte alle mobilitazioni davanti alle scuole promosse dagli studenti e dal Comitato Priorità alla scuola. Dalle 12 alle 12.45, davanti al Liceo Torricelli Ballardini, infatti, la professoressa Gloria Ghetti ha tenuto la sua lezione di storia nel cortile interno. Mentre a Firenze, davanti al liceo scientifico Castelnuovo, dalle 9.30 alle 10.30, la professoressa Maria Angela Vitali ha tenuto la sua lezione di fisica.