18 novembre 2022, ore 17:32

Una foto di una coppia in Iran che si bacia per strada è diventata virale come un atto di libertà unico e bellissimo in un momento in cui il governo aumenta la repressione delle proteste a livello nazionale.

La foto ritrae un uomo e una donna che si baciano per strada, circondati da automobili. I loro volti sono oscurati, ma la donna non indossa il velo - un atto di sfida ancora più esplicito che si riferisce al presunto crimine che ha scatenato in primo luogo le proteste.


Il "bacio di Shiraz", foto simbolo delle proteste in Iran

"C'è un motivo per cui questa foto è diventata virale sui social media", ha detto a Fox News Digital Lisa Daftari, esperta di Medio Oriente e caporedattore di The Foreign Desk. 

"Questa foto simboleggia così tanti aspetti dell'attuale rivoluzione in Iran. Una donna che sfida coraggiosamente le leggi dell'hijab, una coppia che infrange la rigida legge della Sharia che vieta i baci in pubblico, in particolare se non sono sposati, e coraggiosamente in piedi nel mezzo del traffico per far conoscere il loro messaggio al mondo", ha spiegato. 


Le proteste sono iniziate a metà settembre dopo che la polizia del paese ha arrestato Mahsa Amini, 22 anni, per non aver indossato correttamente l'hijab. La polizia l'ha portata d'urgenza in ospedale un'ora dopo con quelle che sembravano ferite riportate a seguito di un pestaggio, ed è morta pochi giorni dopo.

Secondo gli utenti sui social, la foto - di cui non si conosce l'autore - sarebbe stata scattata martedì sera su una strada trafficata di Shiraz. Lo scatto è diventato il simbolo della rivoluzione nel Paese, dove anche un bacio in pubblico è "contro la morale" ed è proibito.


Le proteste in Iran

Il sentimento anti-hijab è stato un chiaro simbolo unificante per i manifestanti con le donne che si toglievano l'hijab e si tagliavano i capelli nei primi giorni delle proteste. "I giovani iraniani vogliono far sapere al mondo che non si tireranno indietro", ha detto Daftari. "Stanno combattendo per ogni libertà".

Le proteste si sono ora estese a oltre 140 paesi e città e durano da settimane. Le forze di sicurezza iraniane hanno ucciso almeno 326 manifestanti, secondo l'ONG norvegese per i diritti umani dell'Iran.