Mondiali di atletica, Marcell Jacobs è ancora d’oro. Gianmarco Tamberi salta in alto, con il cuore
Dopo i successi alle Olimpiadi, i due atleti azzurri ci regalano altre soddisfazioni, non solo sportive. Ma non sono soli…
I Mondiali di Atletica di Belgrado hanno regalato ancora soddisfazioni allo sport italiano. Marcell Jacobs, Gianmarco Tamberi, i soliti noti anche per lo sport mondiale ormai, dopo i successi a Tokyo 2020. Ma anche qualche sorpresa.
Marcell d’oro
L’uomo dello sport 2021. L’atleta simbolo delle ultime Olimpiadi. Marcell Jacobs si è ricoperto d’oro a Tokyo 2020: trionfo nei 100 metri, guida nella staffetta 4x100 azzurra, trionfante anche questa. Questa volta è un ritorno alle origini, ai 60 metri, la distanza da cui tutto è cominciato.
A Belgrado Jacobs ha firmato una pagina di storia anche di questa distanza, realizzando il nuovo record europeo. E prendendosi un altro oro. Ormai non fa (quasi) più notizia.
Tamberi in alto, con il cuore
Pochi minuti prima del successo olimpico di Jacobs, a Tokyo c’era stato un clamoroso ex aqueo per la vittoria nel salto in alto, con protagonista il nostro Gianmarco Tamberi.
Proprio ‘Gimbo’, capitano della spedizione azzurra a Belgrado, si è guadagnato riflettori e titoli anche in questa edizione dei Mondiali. Per quanto fatto in pedana, ma non solo.
L’atleta di Civitanova Marche strappa un bronzo sempre nel ‘suo’ salto in alto, arrivando terzo pari merito con un altro atleta (allora è un vizio!). Prima di saltare, ha mostrato il braccio destro, fiero, dove aveva scritti i nomi di Bodhan Bondarenko e Andriy Protsenko, atleti ucraini che per tutto quello che sta accadendo nel proprio Paese non sono stati presenti ai Mondiali.
Gesti che solo i campioni, veri, si dimostrano in grado di fare.
Guai a chiamarla ‘sorpresa’
Ormai la conosciamo bene: Zaynab Dosso non può più essere etichettata come sorpresa. Anzi, ha lasciato un piccolo velo di delusione la sua uscita in semifinale.
Dopo essere entrata tra le migliori 12 nei 60 metri, la velocista originaria della Costa d’Avorio, naturalizzata, ha sfiorato l’ingresso in finale, togliendosi comunque una soddisfazione: quella di aver ulteriormente abbassato il record italiano sulla distanza. Un buon auspicio verso i prossimi impegni all’aperto.
Dopo un’estate d’oro, l’atletica è tornata a emozionarci. Sognare anche grazie a velocisti e saltatori (e non solo), un altro anno d’oro dello sport italiano, non sembra per niente un’utopia. Anzi…