Oggi è la giornata mondiale del libro e del diritto d'autore: l'Italia del 2022 legge di più

Dal 1996 il 23 aprile è la giornata dedicata alla promozione della lettura e al riconoscimento della proprietà intellettuale. Dove nasce? Che lettori siamo oggi?

Nel 1996 l’UNESCO indice la giornata mondiale del libro e del diritto d’autore, e sceglie una data non casuale. Il 23 aprile del 1616 morivano infatti tre scrittori cardine della cultura universale: Miguel de Cervantes, celebre padre del Don Chisciotte, Garciloso de la Vega, scrittore peruviano, e William Shakespeare. I primi due sono nati nella data del calendario gregoriano, mentre la morte del maestro del teatro occidentale avviene tecnicamente il 23 aprile del calendario giuliano, all’epoca ancora in vigore in Inghilterra.

La ricorrenza ha certamente un forte valore simbolico: la scomparsa dei tre giganti è il passaggio di testimone per una letteratura sempre in rinnovamento, sempre eloquente, sempre attuale.

Per quanto riguarda il diritto d’autore, che spesso viene dimenticato quando si parla di “giornata mondiale del libro”, è altrettanto fondamentale: basti pensare al fatto che, in Italia, un primo, timido riconoscimento della proprietà intellettuale arriva abbastanza tardi, intorno al 1840.

Dov'è l'Italia che legge di più oggi

Sembra strano ringraziarla, ma la pandemia ha avuto quantomeno l’effetto collaterale positivo di avvicinare le persone ai libri. Rifacendoci ai dati di inizio anno, nel 2022 sono diminuiti titoli pubblicati e tirature, ma in compenso è aumentata la quota di lettori rispetto all’anno precedente: il 41,4% della popolazione ha letto almeno un libro nell’ultimo anno. La fascia d’età coinvolta è quella dei più giovani: generazione Zeta e Millennials sono i veri motori dell’editoria, in particolare le ragazze tra gli 11 e i 24 anni. Per quanto riguarda al geolocalizzazione, la lettura continua a essere favorita nel Nord del paese, e il supporto favorito è ancora il cartaceo. Nonostante ciò, siamo ben lontani dal definirci un paese di lettori: basti pensare che, se in Francia la quota di libri letti all’anno per risultare lettore forte è di circa 20, all’Italia ne sono sufficienti appena 12, uno al mese.

Qualche consiglio e novità per festeggiare

Non c’è modo migliore di rendere onore all’oggetto libro che aiutarne il mercato: e allora ci appelliamo a voi, invitandovi a passare in libreria e lasciarvi affascinare dalle proposte sugli scaffali. Oltre ai titoli in lizza per il Premio Strega, che fanno sempre gola, gli appassionati di thriller potranno gioire del ritorno di uno dei maestri del genere, Don Winslow, in libreria con il primo volume di una nuova, promettente trilogia: Città in fiamme, edito Harper Collins.

I più giovani potranno invece seguire i trend di TikTok e farsi un’idea sui due casi editoriali del periodo, Il fabbricante di lacrime o It ends with us. Il nostro consiglio è semplicemente di farvi attrarre da una copertina e buttarvi. Viva i libri sempre.

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