03 luglio 2022, ore 21:15

Jannik Sinner vince contro Carlos Alcaraz e accede ai quarti di finale di Wimbledon. Il tennista altoatesino centra una vera e propria impresa, in un duello tra gli astri nascenti del tennis mondiale.

Il match

Sinner ottiene una vittoria sudata ma secca, almeno per quello che racconta il risultato: ha la meglio su Alcaraz in 4 set, con il punteggio di 6-1 6-4 6-7 6-3.

Dopo un primo set in cui concede solo le briciole al rivale, nel secondo Jannik si dimostra solido in un testa a testa sempre più serrato. Risposte pronte, colpo su colpo, per non concedere nulla allo spagnolo anche dal punto di vista mentale.

Il terzo set è quello più duro, perché Alcaraz parte in vantaggio e Sinner non riesce mai nel ribaltare l’equilibrio. È il momento più difficile, e Jannik dimostra tutta la propria personalità. Lo spagnolo accorcia e sembra pronto a rimescolare tutto nel quarto set.

Qui però Sinner alza il livello del proprio tennis. Colpi d’autore, tenuta mentale forte contro un avversario in un momento – in generale, oltre a Wimbledon – di grazia. E mostra colpi importanti nei momenti decisivi, che gli valgono un posto tra i migliori otto nel torneo più prestigioso nel mondo del tennis.

Ora i quarti di finale

Superato il primo avversario temibile – Alcaraz è sesto nel ranking Atp – nel tabellone, ora ai quarti Sinner aspetta il vincitore del match tra il serbo Novak Djokovic e l’olandese Van Rijthoven. Con tante motivazioni e assolutamente nulla da perdere.

Un duello con ‘Nole’, ovviamente, avrebbe un fascino particolare. Questo Sinner però non deve né temere né snobbare alcun avversario.

La crescita di Jannik

Che Sinner non sia uno specialista sull’erba lo fa capire il fatto che prima di questa edizione di Wimbledon non aveva mai vinto un match su questo tipo di superficie. In questo senso, il suo percorso quest’anno dimostra anche la bontà del lavoro che Jannik sta facendo su se stesso.

A 21 anni da compiere il prossimo 16 agosto, Sinner dimostra lucidità nel conoscere i propri limiti e la sfrontatezza del volersi sempre mettere alla prova. E contro Alcaraz, classe 2003, vince il face to face tra i migliori tennisti della ‘Generazione Zeta’.