25 marzo 2024, ore 11:27 , agg. alle 12:54

"Dantedì": sapete perché si celebra il 25 marzo? Ve lo spieghiamo noi...

1265-1321: due date qualsiasi? No. Sono due date che milioni e milioni di studenti ricordano a memoria perché si tratta dell'anno di nascita e morte di Dante Alighieri (il sommo poeta, per antonomasia).

Oggi si celebra di "Dantedì", giornata nata nel 2020 e voluta dal Consiglio dei Ministri. Secondo gli studiosi proprio il 25 marzo il poeta si smarrì nella selva oscura. Correva l'anno 1300. Ravenna, città dove è sepolto Dante, oggi lo celebra con decine di attività con gli studenti: a partire dalla lettura del canto I del Purgatorio davanti alla Tomba. Nel corso della giornata, invece, sono previsti tanti altri appuntamenti imperdibili. 

LA CASA DI DANTE ALIGHIERI

Anche Casa Dante, nel corso di questa giornata, ci saranno molti eventi in programma: laboratori didattici e spazi dedicati al poeta. Poi, dalle 17, davanti alla Tomba di Dante si procederà con la Lettura perpetua della Commedia.

Amato dagli studenti di ogni ordine e grado, sempre attuale e anche temuto prima delle interrogazioni, Dante Alighieri unisce modernità e tradizione. Il suo viaggio oltremondano, che sarebbe iniziato il 25 marzo 1300, lo porta in Paradiso (passando per l'Inferno e Purgatorio). L'incontro con Virgilio, definito "lo mio maestro e lo mio autore", e con Beatrice: la donna che ama profondamente. Oggi, più che mai, riscoprire Dante significa viaggiare con la mente spegnendo il cellulare e lasciando i social, strizzando l'occhio, per qualche ora, alla cultura.