06 novembre 2021, ore 12:30 , agg. alle 14:13

Da quasi tre decenni l'ONU riunisce quasi tutti i Paesi del mondo, dando vita a fondamentali vertici globali sul tema del clima, denominati COP (Conference of Parties). Da allora il cambiamento climatico è diventato argomento di priorità globale per tutti. Quest’anno, proprio in queste giornate, si sta svolgendo il ventiseiesimo appuntamento della COP, evento quanto mai straordinario ed urgente, presieduto dal Regno Unito, che lo ospita nella città di Glasgow. Il difficile cammino per arrivare al controllo e al recupero delle conseguenze dell’emergenza climatica è ancora molto lungo, ma una cosa è certa: i giovani sono più avanti nella consapevolezza e nella sensibilità al tema rispetto agli adulti. Le nuove generazioni, infatti, hanno a disposizione più informazioni e conoscono da vicino il problema, in quanto stanno crescendo immersi in questa grande crisi. Su di loro pesa un futuro incerto che porta a grande attenzione su queste tematiche calde.

Le parole di Federica Gasbarro: qualcosa si può ancora fare!

Il punto di vista dei giovani sulla questione climatica è di vitale importanza per il futuro del pianeta. Ma, in particolare, cosa chiedono le nuove generazioni ai grandi della terra? Per rispondere a questa domanda c’è Federica Gasbarro, classe '95, giovane ambientalista neolaureata in biologia, presente alla COP26 per portare in alto le idee e le decisioni concrete dei giovani. L’obiettivo principale per Federica e per i tanti ragazzi interessati è chiaro: “Emissioni zero entro il 2030 in tutto il mondo”, obiettivo ambizioso ma ancora possibile. Le proposte e le speranze sono però molto più ampie e disegnano una visione innovativa delle attività umane, sostenibile e rispettosa degli equilibri del pianeta. Tra i presenti l’atmosfera che si respira è molto attiva e propositiva, alimentata dalla convinzione che, nonostante i problemi, non sia ancora giunto il momento di gettare la spugna sulla questione climatica. Riprendendo le parole dell’attivista green: “Qualcosa si può ancora fare”.

Parola chiave: rivedere le proprie abitudini quotidiane

Secondo Federica Gasbarro, in un’ottica di crisi climatica grave come quella in cui siamo, è fondamentale rivedere le proprie abitudini quotidiane chiedendosi sempre quale sia l’alternativa sostenibile. Citando le sue esatte parole: “Voglio comprare un nuovo vestito? L’alternativa sostenibile è usare quello che già ho. Voglio fare la spesa? Porto una busta riutilizzabile da casa”. Sono tante le azioni che possono apportare miglioramenti al clima, dal tenere i riscaldamenti più bassi fino a usare l’acqua non consumata per innaffiare le piante. Lo stesso vale anche per l’utilizzo di Internet, considerando il fatto che una recente inchiesta ha dimostrato con chiarezza che anche Internet inquina. A questo proposito i giovani dovrebbero rivedere le loro priorità, passando meno ore sui social o utilizzando internet per ciò che è essenziale.

Le nuove generazioni, dunque, possono dare un grande contributo pratico alla causa ambientalista. Bisogna studiare soluzioni e, riprendendo le parole della nostra giovane attivista green “passare dalle proteste alle proposte, pur senza escludere una delle due”. Sono due aspetti che si completano a vicenda, nella speranza di arrivare a una soluzione della crisi climatica che possa portare nuove prospettive future per tutta l’umanità e per il pianeta in cui viviamo.