30 aprile 2024, ore 09:35

Inquietante, angosciante e molto disturbante. In due parole "Baby Reindeer". La serie del momento, quella di cui tutti parlano e che in poco tempo si è trasformata in un vero e proprio fenomeno mondiale.


BABY REINDEER, LA TRAMA IN BREVE

Donny (Richard Gadd) è un aspirante stand-up comedian che lavora in un pub di Londra. La sua carriera di comico stenta a decollare e i tentativi di trovare battute divertenti per un pubblico esigente come quello londinese sono frustranti. Un giorno incontra una nuova cliente, una sciatta donna di mezza età di nome Martha (Jessica Gunning). Lei si dichiara avvocato di successo, economicamente molto benestante ma che non può pagarsi da bere. I due simpatizzano e iniziano a chiacchierare davanti a una tazza di tè, offerta da Donny. Da quel momento, la donna torna ogni giorno al pub e presenzia con entusiasmo alle serate in cui lui si esibisce. Da affabile, inizia ad avere atteggiamenti strani. Lo sommerge di mail e messaggi vocali, è possessiva, vuole avere su di sé tutte le attenzioni e crede che tra loro stia nascendo una relazione sentimentale. Quando capisce che lui frequenta altre donne, diventa aggressiva e ingestibile. Donny prova a denunciarla ma nessuno sembra prenderlo sul serio.




BABY REINDEER, LA STORIA VERA DIETRO LA SERIE

Ma dietro i fatti raccontati negli episodi della miniserie si nasconde una storia tragicamente vera. Prima di scrivere la sceneggiatura, Richard Gadd ha raccontato di aver ricevuto dal 2015 al 2018, più di 350 ore di messaggi vocali, 744 tweet, 41.071 mail, diverse lettere e regali inquietanti come sonniferi e una renna giocattolo.

Nel 2016 ha deciso di mettere in scena la sua odissea in un’opera teatrale di successo, “Monkey See Monkey Do”. Lo spettacolo descrive i dolorosi fatti con un umorismo noir e derive horror, come quello di proiettare sullo schermo alcuni messaggi scritti dalla sua malata aguzzina, gli stessi che poi sono stati utilizzati nella serie.


COSA SIGNIFICA BABY REINDEER?

Chi non ha ancora visto la serie si chiederà perché si intitola proprio Baby Reindeer. Ebbene è il soprannome con cui Martha chiama Donny e il suo significato è alquanto sinistro. In un messaggio vocale, la donna racconta del peluche che aveva da piccola, l’unico bel ricordo della sua infanzia, presenza confortante durante i lunghi litigi dei genitori. Martha sovrappone un oggetto inanimato che per lei è stato significativo nella figura del suo forzato amico. Un esempio eclatante di disagio mentale e solitudine disperata.


In due settimane "Baby Reindeer" è diventato il prodotto più visto su Netflix in 30 Paesi. Un successo nato esclusivamente dal passaparola perché il gigante dello streaming non ha speso molto tempo e denaro per pubblicizzarlo. Dateci un’occhiata, ne resterete intrappolati.